Con questa puntata terminano le pillole di psicopatologia aziendale, con le quali abbiamo cercato di dare voce al sempre maggiore disagio mentale in azienda, verso il quale sembra esserci però una crescente sensibilità.
Nelle organizzazioni, ad oggi, bisogna agire su tutti e tre i livelli di cui abbiamo discusso nelle precedenti pillole:
- Singolo: dare assistenza alle difficoltà individuali di ciascun lavoratore
- Gruppi: programmarli in modo consapevole e metodologicamente corretto, essendo questi una risorsa fondamentale
- Azienda come contesto socioculturale: dobbiamo partire dalla cultura d’impresa e dai modelli organizzativi e affiancare al management delle funzioni, processi e ruoli -guidato dalla razionalità, efficienza e tecnica (e di estremo successo in passato) - il management relazionale, altrettanto scientifico. Per fare questo dobbiamo aprirci alle scienze psicosociali, guardando alla psicopatologia come sintomo di un disagio che dipende da una transizione culturale e sociale
Certamente, l’azienda deve definire un progetto, a cui tutti prendono parte, e darsi una rotta che ora sappiamo verrà costantemente aggiustata, a causa dell’incertezza e instabilità che caratterizzano il mondo e il mercato odierno.
