La gestione del tempo non dipende solo da strumenti esterni come agende e calendari. Molto di ciò che ci fa sentire “sempre di corsa” ha origine dentro di noi: ritmi biologici, percezione soggettiva, condizionamenti acquisiti nel corso della vita.
Lo spiega bene Stefan Klein nel suo libro, dove mostra come quasi tutte le funzioni del cervello partecipino alla costruzione del nostro tempo interiore. Scopriamo così perché alcune ore sembrano volare e altre non passare mai, o perché c’è chi rende al meglio all’alba e chi a notte fonda.
Comprendere questi meccanismi – spesso inconsapevoli – è un’opportunità concreta per migliorare il benessere e la performance nostra e dei nostri team.
Perché imparare a gestire il tempo significa anche imparare a conoscere (e allenare) il nostro modo di viverlo.