Da un'indagine condotta nel 2024 dall'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, è emerso che il mercato del lavoro in Italia è caratterizzato da una diffusa disaffezione e da un rilevante "malessere mentale". A conferma di ciò, la stessa ricerca ha riportato che il 43% delle Persone cambia lavoro, mettendo in evidenza la mancanza di attenzione da parte delle organizzazioni verso il "benessere fisico e/o mentale".
Il counseling organizzativo aiuta la persona a prendere Consapevolezza e a capire quanta parte del proprio disagio deriva da fattori interni o esterni, per poi esplorare possibili alternative ai comportamenti solitamente messi in atto.
Non è “psicologia”, non è “coaching”, è “consulenza focalizzata sulla Persona”.
Il counseling ha importanti vantaggi sul fronte aziendale:
- Miglioramento dei KPI’s, quali:
- Diminuzione del turnover e del tasso di assenteismo;
- Più produttività e meno quiet quitting;
- Recupero delle potenzialità individuali “sopite”.
- Maggior attrattività verso i candidati e rafforzamento della “reputazione”.
- Realizzazione di iniziative di “Corporate Wellbeing” che si affiancano agli interventi di Welfare.
Un ulteriore vantaggio per il mondo finanziario (banche e assicurazioni) è rappresentato dal fatto che il counseling risponde alle attuali esigenze “ESG" (acronimo di Environmental, Social, and Governance) per una gestione sostenibile dell’Organizzazione e la promozione della salute e del benessere delle Persone, in accordo con l’Agenda 2030.